Cosa Vedere a Marrakech - Marocco

COSA VEDERE A MARRAKECH

La strada che da Ouarzazate porta a Marrakech è una serie di curve che portano al passo di Tizi-n-Tichka (passo dei pascoli). Fa molto freddo...

 

Forse non tutti sanno che il Marocco prende il nome proprio dalla città di Marrakech! Per secoli è stata un centro berbero sorto all'incontro tra Sahara, Atlante e Antiatlante. Attualmente è la seconda città del Marocco, con la popopolazione in continuo aumento, e la sede industriale e di mercato più significativa del Paese.

La parte più interesante è la città vecchia, ricca di monumenti tra cui la moschea Koutoubia, con il minareto alto 70mt e individuabile anche da lontano. 
Ci dirigiamo subito verso la famosa piazza principale di Marrakech, Jemaa el Fnaa: accesso alla Medina tramite un intrico di vicoli.

            

La piazza è sempre affollata da un miscugliio di etnie: arabi, berberi, africani e turisti di tutto il mondo, è un caravanserraglio che ha mantenuto intatti i sapori del passato con i mangiatori di fuoco, saltimbanchi,  incantatori di serpenti, musicisti ambulanti e decoratrici con l' hennè. Durante il giorno la piazza è un enorme mercato con bancarelle ma di sera si trasforma con chioschi dove è possibile mangiare cibi preparati al momento ascoltando musicisti ambulanti. 

   

   

Partiamo la mattina dal museo Dar Si Said dedicato all’artigianato marocchino. Installato in una dimora della fine del XIX secolo, la maggior parte della collezione proviene da Marrakeck e dal sud del Paese. A breve distanza ci spostiamo verso il Palais de Bahia, uno degli edifici più interessanti di Marrakech. Ecco la presentazione del palazzo che si può  leggere sul sito dell’Ente del Turismo.

“Questa follia architettonica, ordinata nel 1880 dal grand visir, era dettata da un’ossessione: evitare che spose e le concubine si incontrassero. Questa grande dimora antica è un labirinto architettonico e non a caso. Qualunque occhio esperto rileverà la complessità del groviglio delle corti e dei giardini, tessuti attorno a 160 camere, su 8 ettari: l’architetto marocchino dell’epoca ha dovuto risolvere un rompicapo diplomatico, imposto dal gran visir. Il potente Sidi Moussa decise infatti di far erigere questo palazzo per la sua amante preferita, da cui il nome di Bahia, «la bella». Doveva accogliere le sue 4 spose, le sue 24 concubine e i loro innumerevoli bambini… senza che queste donne si incontrassero! Una sfida la cui costruzione durò dieci anni, monopolizzando i migliori artigiani del reame ed espropriando molti vicini comproprietari“

Oggi nulla è rimasto dell’arredo ma la cosa che colpisce di più sono i soffitti intarsiati e dipinti, le ampie stanze ed il giardino accogliente. Solo una piccola parte del palazzo è aperto al pubblico, il resto rimane ancora riservato unicamente alla famiglia reale.

 

Le Tombe Saadite sono tra le attrazini più conosciute della città: due piccoli mausolei collegati da un giardino che rappresenta quello di Allah. Il mausoleo piu interessante ha al suo interno tre sale di cui la prima con una cupola sorreta da 12 colonne (di marmo di Carrara), e  la tomba del sultano Ahmed el Mansour.

 

Per cena scegliamo uno show in un ristorante dove assistiamo alla "Danza del Piatto" dove la ballerina balla mantenendo in equilibro un piatto con una teiera e 10 candele, un'atmosfera davvero allegra.

Il giorno dopo andiamo alla strada che ci porta alla Koutoubia dove ci sono i calessi per fare il giro della città: ci accordiamo dopo una lunga contrattazione con un guidatore che ci vende il giro, siamo davvero presi da questo clima di contrattazione araba! 
Dopo il giro delle mura ci spostiamo al Suq per i nostri grandi acquisti: da piazza Djemaa el Fna ci addentriamo nella medina: Il suq di Marrakech è tra i più affascinanti del Maghreb e contiene le merci più svariate: dai tessuti, alle babbucce, alle pelli di animali! Attorno al mercato risiedono  attività artigianali: fabbri, alimentari, sellai....

 

 

Nella notte ci aspetta uno spettacolo di leggende e folklore: presso il complesso Chez Alì dove le tribù berbere ci accolgono con canti e suoni accompagnandoci in tenda dove ci aspetta un gustoso menù. Piatto forte: agnello alla brace! Durante la cena ascoltiamo musica berbera e danze Zayane e Guedra.

La serata scorre con 4 ore di canti, danze, acrobazie a cavallo: addirittura un tappeto volante sullo sfondo! Il finale è ancora più emozionante con feroci battaglie nel Sahara, cavalieri in abito tradizionale, spari e pubblico in delirio.

Lo spettacolo pirotecnico si chiude con la scritta "Choukran Maa Salama" (Grazie Arrivederci), ci emoziona e così lasciamo il Marocco dove i nostri sensi si sono davvero persi tra paesaggi, suoni particolari e profumi colorati.

 

 

  

 

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