Porto è una città che sa far convivere industria e fascino. Se nel Nel 2001 è stata anche capitale europea della cultura non è certo un caso! Il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell' Umanità. Ma la vera fortuna di Porto è il Douro, che dalla Spagna passa di qui prima di morire nell'Oceano Atlantico.

30 agosto
Abbiamo il volo per Porto alle 13:20, ma arriviamo in aeroporto con anticipo...con la Rayanair non si sa mai!
Il volo dura appena 1h e 10' e arrivati a Porto, raggiungiamo il nostro albergo, il Quality Inn, in Praca da Batalha. Ottima zona, centrale e in più affacciandoci sulla piazza possiamo goderci una vista stupenda. In particolare sulla nostra sinistra c' è la Chiesa di S. Idelfonso con azulejos sulla facciata.



Siamo fortunati: davanti al nostro albergo c' è la fermata del tram “famoso” di Porto: il n° 28! Come sempre facciamo un salto al centro informazioni turistice dive ci consigliano un posto dove cenare. Andiamo all' Abadia situato nel centro storico di Porto, fondato nel 1939, conosciuto per servire pasti eccellenti e per avere avuto tra i suoi clienti anche Sophia Loren. Piatto scelto? Ovviamente baccalà, o come lo chiamano qui Bacalhau Gomes de Sà. E' tanto buono che chiediamo la ricetta!

31 agosto
Dopo una veloce colazione saliamo verso la Cattedrale che sorge sulla spianata della Pena ventosa. Si tratta di uno sperone roccioso sede dell’antico insediamento romano e medievale. Ci affacciamo dalla terrazza (Terreiro da sé) per goderci il panormama della città distesa sulle sponde del fiume Douro.
Sul piazzale c' è la statua equestre del condottiero cristiano Vimara Peres che nell' anno 868 riconquistò la valle del Douro togliendola ai Mori. La statua si accompagna con una “gogna” manuelina completa di ganci.


Stupendi i chiostri del trecento con splendide decorazioni di azulejos che illustrano il Cantico dei Cantici. Di qui si accede anche alla Capela de Sao Vicente.

Una scalinata settecentesca porta ai piani superiori dove pannelli di azulejos ritraggono le Metamorfosi di Ovidio e la vita della Vergine.

Ai piedi della Cattedrale ci si imbatte nel Barredo, dove le case si arrampiano sulla collina, addossate le une alle altre, in un labirinto di antichi passaggi. Sembra di tornare nel Medioevo.

ci spostiamo verso il Mercado du Bolhao, grande mercato alimentare coperto su due livelli. Il mercato si trova vicino Rua Santa Caterina, strada pedonale vivace e colorata, degna di una visita. Il mercato sembra piuttosto degradato, molti banchi sono chiusi e abbandonati. Rimaniamo colpiti dagli animali vivi in vendita e dai banchi di fiori, frutta e verdura, carne e salumi. E' un mercato vivace e rumoroso che offre uno spaccato iinteressante della concitata vita quotidiana di Porto.





La maestosa Igreja da Trinidade si trova nei pressi del Municipio, mentre ripercorrendo l' Avenidas dos Aliados incontriamo l' Igreja dos Congregados con azulejos sulla facciata che illustrano scene della vita di S. Antonio. questa chiesa è un piccolo gioello elegante nel traffico cittadino.

Proseguiamo fino alla Stazione di Sao Bento, costruita sui resti di un convento, con circa 20.000 tessere maiolicate che ripercorrono la storia dei trasporti e del Portogallo.
I pannelli più interessanti raffigurano il re João I e la regina Philippa di Lancaster nella cattedrale di Porto, il principe Enrico il Navigatore che conquista Ceuta in Marocco, e una rappresentazione della Battaglia di Arcos de Valdevez.


Viisitiamo anche l' Igreja dos Clèrigos. Si può distingure questa chiesa perchè la sua torre alta 75 mt, uno degli edifici più alti del Portogallo, è un punto di riferimento unico.


Ci spostiamo verso l' Università dove visitiamo Igreja do Carmo, tipico esempio di architettura barocca portoghese con un immenso pannello di azulejos che raffigura la fondazione dell' ordine dei Carmelitani. Vicino si può ammirare la Igreja das Carmelitas, miscela perfetta di classico e barocco.

1 settembre
Ci incamminiamo verso la banchina lungo il fiume, la famosa Ribeira, dove ci lasciamo avvolgere dai colori delle case, dei ristoranti e dei rabelos. Si tratta delle caratteristiche imbarcazioni simili a gondole che hanno sostituito i turisti con gli antichi passeggeri: le botti di vino!
Saliamo proprio su una di queste barche per la “crociera dei 6 ponti”.


Saliamo sulla barca insieme ad una quindicina di altri turisti e navighiamo sul Douro passando sotto i sei ponti di stili ed epoche diverse, due moderni e quattro ottocenteschi. In particolare ci colpisce il ponte disegnato da Eiffel, il Ponte de São João, il Ponte do Freixo, realizzato dal professor António Reis, il grande Ponte Luís I, realizzato da Teófilo Seyrig, socio di Eiffel, il Ponte da Arrábida, di Edgar Cardoso Questo ponte in particolare con i suoi 270 m, per un certo periodo rappresentò il record mondiale per i ponti ad arco in cemento armato. Il ponte più nuovo è dedicato all’Infante D. Henrique. Passando sotto questi bellissimi ponti, arriviamo in u'ora alla foce dove le acque si gettano nell’oceano.



Dalla mia vista privilegiata sulla barca, osservo una particolarità di Porto: le case sono disposte a cascata, formando strette stradine labirintiche in cui spiccano le insegne delle marche più note del famoso vino. Mi colpisce anche la vista della Chiesa del Corpo Santo di Massaleros fondata da una corporazione marinara (Confraternita delle anime del Corpo Santo di Massarelos)nel XVII secolo. La facciata posteriore che si vede dal fiume è decorata con uno straordinario murale di mosaici.



Nessun dubbio sulla crociera: un'esperienza assolutamente da fare perchè consente di avere la vista migliore su Porto.Dopo la crociera, un veloce spuntino in un locale a dir poco particolare: le pareti sono tappezzate da chitarre e vari poster dei Beatles, segno di una grande passione del proprietario.

Lasciamola Ribeira e attraverso il passaggio pedonale del grandioso ponte in ferro ad unica arcata Luis I, arriviamo nel famoso quartiere delle cantine del celebre vino di Porto. Il lungofiume, alberato, è pieno di gente che passeggia mescolandosi ai turisti tra giardini e parchine.
Ci inoltriamo nelle strade interne di Vila Nova de Gaia, tra cantine e stabilimenti vinicoli di tutte le marche, dalle più famose alle, almeno a noi, meno note.


La Cantina Croft, fondata nel 1678 dall’ omonima famiglia inglese, è una delle più antiche case esportatrici di porto. Un Croft ha scritto un trattato sui vini del Portogallo che rimane una delle più importanti fonti storiche di informazione sulla nascita del Porto.
Mentre degustiamo ci lasciamo raccontare alcune curiosità su questo vino, da come si produce, all'invecchiamento agli abbinamenti culinari ai segreti per renderlo un vino davvero pregiato.






Con la cabinovia (teleferico) risaliamo verso Jardim do Morro nei pressi del ponte Luis I. La cabinovia merita un passaggio per la vista dall' alto sia sulla Ribeira a nord, che su Nova de Gaia.
Il ponte è percorso dalla modernissima metropolitana che collega in pochi minuti il centro storico con l’aeroporto internazionale Francisco Sa Carneiro (11 Km a nord della città), e le stazioni ferroviarie di Porto Campanha e Porto Sao Bento. Anche la funicolare è il modo più rapido per raggiungere la parte alta della città dalla riva del Duero e visitare la Cattedrale situata nel quartiere di Batalha.
Un altro modo per raggiungere la parte alta è prendere l'Ascensore da Ribeira, che porta sino alla Via Mouzinho Silveira.


Torniamo nel centro più vivo della città per fare altri acquisti e ammirare tanti edifici Art Nouveau. Impossibile non notare il Cafè Majestic con il suo arredamento riccamente decorato con tavoli di marmo e legno, specchi e perfino un pianoforte a coda. Al numero 279 Rua Formosa c'è un negozio storico di alimentari, A Pérola do Bolhão, dalla splendida facciata in stile Art Nouveau con decorazioni maiolicate.
Qui si possono trovare i prodotti tradizionali più gustosi: dai formaggi di montagna, salumi, noci, vini, biscotti...
A Pérola do Bolhão iniziò con la vendita di spezie provenienti dal Giappone, ma per superare le difficoltà della seconda guerra mondiale dovette cambiare la sua attività per dedicarsi al commercio di tutti i tipi di alimenti. Nel corso degli anni si è guadagnato il rispetto degli abitanti di Porto e l'ammirazione dei turisti che rimangono incantati.


Per mantenere lo stile della città, persino il Mc Donald' s ha cercato di non rovinare un bel locale dei primi del 900 di cui è stata lasciata integra l'atmosfera, nonostante la presenza del "fast food",



Mentre torniamo in albergo, ci gustiamo la vista di Praca da Liberdade che anche di sera è molto suggestiva. Ultimo capriccio prima di ripartire:una lunga passeggiata sul ponte Luis I.


Porto di notte è semplicemente stupenda e romantica, la città illuminata dalla luna che si riflette sul fiume Douro non si dimentica facilmente!

CIAO PORTO!