Il viaggio zaino in spalla per una donna è complicato…ammettiamolo una volta per tutte. Un uomo a casa occupa un armadio piccolo con i vestiti per tutte le stagioni e difficilmente possiede più di due paglia di scarpe. Potrebbe tranquillamente svuotare l’armadio nello zaino e portarselo dietro, in giro per il mondo.
Per noi donne invece fare lo zaino è il risultato di una lunga guerra con noi stesse che si chiude spesso con un duro compromesso con il nostro lato più femminile e stiloso. Ma con un po’ di esperienza, posso confermare che viaggiare leggere si può…con qualche accortezza.
Innanzitutto è fondamentale la scelta del bagaglio. Premesso che prediligo lo zaino al trolley, ammetto di essermi innamorata in passato di zaini formato famiglia da 100 litri, così da metterci tutto, souvenir compresi. Assolutamente pessima idea. Lo zaino deve essere facilmente indossabile e comodamente trasportabile sulle spalle, sia come peso che come altezza. Io che sono piccolina di statura cerco di non superare gli 11/12 kg e comunque evito zaini più alti di me, anche perché diciamocelo…quando siamo in viaggio difficilmente si può contare su valide e muscolose braccia maschili: non ci sono sorrisi che tengano davanti ad un mostro di 20kg!
Per fare uno zaino efficiente ci sono regole generali che valgono un po’ per tutti, ma la vera nota dolente per noi donne è l’abbigliamento.
In genere scelgo un po’ di cose e le metto sul letto e poi pian piano sottraggo. Chiaramente la meta e il clima influiscono sulla scelta, ma ci sono dei capi che considero fondamentali.
- Pantaloni/pantaloncini (a seconda del clima) di cotone che non si spiegazzano. Evito le gonne, molto meno pratiche anche per sedersi sui marciapiedi o per terra (c’è sempre un buon motivo per farlo!). Evito anche i jeans, troppo pesanti da trasportare. Una buona soluzione sono i leggins, ultra leggeri possono essere una salvezza per viaggiare comodi di notte su bus o treni o come capo d’emergenza contro il freddo (ad esempio sotto un vestito o addirittura sotto i pantaloni)
- t shirt non troppo scollate di colori facilmente abbinabili. A meno di mete modaiole, in genere essere discretamente “coperte” è utile per evitare l’ibernazione per colpa dell’aria condizionata o per entrare nei luoghi di culto.
- un vestitino semplice per una serata diversa (non si sa mai!) sempre abbinabile con i leggins in caso di cambio repentino delle temperature
- un pile: ovunque io sia andata ne ho avuto bisogno! E’ leggero e caldo, una vera salvezza. E ha un altro vantaggio: permette di portarsi dietro una giacca non troppo pesante.
Altro punto dolente sono le scarpe. Dopo vari abbinamenti alla fine ho scelto un paio di scarpe molto leggere da trekking, utili per fare lunghi tratti a piedi, anche in città. In caso di meta decisamente calda ho optato per i sandali da trekking. Si. lo so in questo caso il compromesso con il nostro lato più femminile è davvero duro, ma immaginate di entrare in un bagno turco pubblico in Cina con delle infradito alte un centimetro?
Per la sera un paio di sandali o di scarpe basse passe-partout. I tacchi in viaggio secondo me sono out, finirei per indossarli una volta sola e di maledirli per il resto del tempo!
Un’ultima accortezza: attenzione ai colori! Se i vestiti sono tutti facilmente abbinabili tra di loro se ne può decisamente ridurre il numero ed evitare di sembrare mascherate…a meno che non siate in partenza per il carnevale di Rio!
