Ore 5.00 a.m., sono appena arrivata nell'aereoporto di Città del Messico, dopo 2 voli aerei e circa 20 ore di viaggio.
L'aereoporto è vuoto. Un senso di eccitazione misto a paura si fa sentire. Sono stordita, sola e atterrata nella città più popolosa e pericolosa al mondo.
No...non posso...non devo aver paura...sono arrivata fin qui. In fondo devo aspettare altre 5 ore per il mio prossimo aereo. Il grosso è passato!
No..non devo aver paura. Cosa può accadermi?
Raccolgo il mio bagaglio a mano e mi dirigo verso una caffetteria e vedo qualcosa di familiare: uno Starbucks.
Mi dico: è perfetto! Almeno qui c'è gente e non starò sola. Convinta di passare inosservata, mi siedo alla panchina di fronte e intanto prendo il mio telefono per cercare di capire se c'è una connessione wi-fi per avvisare la mia famiglia che non sento da un giorno intero.
Una voce di ragazzo su di me mi dice: " Hola yo soy Charlie. Quieres una connection internet? Aqui tenemos una y esto eres el codigo. Trabajo aqui, si te sirve ayudo, preguntame!"
Io attonita e meravigliata, accenno un sorriso, e prendo il bicchiere di caffè caldo dalle sue mani....

Non avevo ancora realizzato quello che poi avrei scoperto: un popolo che conserva integro il sorriso ed il senso di ospitalità gratuita!